Intervista a RadioNews24: la psicologia e il Web
Ieri pomeriggio sono stato intervistato dallo speaker di RadioNews24 sul tema “la psicologia e il Web”. Nell’attesa della messa in onda, riporto la trascrizione di alcuni brevi frammenti.
Ci parli della sua professione prima di tutto, in particolare per quanto riguarda la tematica di cui parleremo oggi.
Io sono psicologo e psicoterapeuta, lavoro come libero professionista nel mio studio privato. Il mio lavoro consiste nell’aiutare le persone a raggiungere il proprio benessere psicologico ed emotivo, quindi mi trovo ad affrontare situazioni molto varie.
Leggevo però che lei è specializzato in una tematica in particolare.
Sì, diciamo che al di fuori del mio studio il mio ambito di ricerca preferito sono le nuove tecnologie, quindi ii social network, il Web, la connessione via smartphone.
Ci può spiegare l’impatto che le nuove tecnologie hanno nella nostra vita?
Ho iniziato a interessarmi a questo tema quando mi stavo ancora formando, proprio perchè stavo notando l’enorme impatto che le nuove tecnologie avevano nella nostra vita e nella nostra quotidianità. Anche anagraficamente, questi strumenti li ho visti spesso nascere, diffondersi, e via dicendo. Pensiamo all’impatto che le nuove tecnologie hanno avuto nel nostro contesto storico, quindi l’epoca Covid, e quanto esse ci hanno permesso di continuare a lavorare, a formarci e a stare in connessione. Anche questa intervista, dopotutto, è possibile grazie alla Rete e alle nuove tecnologie.
Ma non serve scomodare l’epoca Covid, pensiamo a prima del 2020-2021, alle cose che ci hanno permesso di fare. In particolare ha ridotto lo spazio e il tempo, facilitando la connessione e l’accesso a tutto in poco tempo e ovunque.
Penso al lavoro, alla scuola, ad esempio.
Sì, ma anche cose più quotidiane, gli acquisti, l’informazione, il divertimento, è tutto quanto a portata di click sullo smartphone in qualsiasi momento.
Prima della messa in onda lei mi parlava sia degli aspetti positivi che di quelli negativi della Rete. Ha parlato ad esempio di Cyberbullismo. Ce ne vuole parlare?
Sì, nel 2019 ho scritto un libro a riguardo con un collega (acquistabile qui); all’inizio in realtà mi sono interessato al tema del funzionamento quotidiano della Rete, vale a dire come ci trasformiamo quando siamo connessi e come avvengono le relazioni all’interno delle chat e dei social network. Con il tempo, l’interesse si è spostato verso altre tematiche, anche in conseguenza a richieste che venivano mosse da altre realtà, come ad esempio gli istituti scolastici, spesso giustamente impreparati di fronte a determinati fenomeni così recenti e in trasformazione. Ho iniziato quindi a occuparmi di web challenge e di cyberbullismo.
Ci può spiegare un attimo questo fenomeno?
Ci sono molti studi che dimostrano che può avere effetti molto gravi, anche peggiori del bullismo chiamiamolo tradizionale o offline, anche se questa distinzione ultimamente ha perso di significato. Il punto fondamentale è che se il bullismo una volta avveniva nel cortile della scuola, nei corridoi o nel tragitto fino a casa, ora con lo smatphone e i social il bullo me lo porto ovunque, è nel dispositivo stesso che io ho in tasca. E’ con me in qualsiasi momento e ovunque vado, non più solo a scuola. E oltretutto si è allargato il pubblico, che in questo modo non comprende solo chi mi sta attorno in quel momento, ma potenzialmente l’intero pubblico di Internet.
Dottore, la ringrazio per questo breve excursus e speriamo di poterla riavere ai nostri microfoni. E’ stato molto interessante anche perchè ha citato aspetti a cui fare attenzione.
Ricordiamo che il dott. Eugenio Bedini riceve a Marcon, la pagina Facebook è “Dottor Eugenio Bedini psicologo psicoterapeuta”, la pagina Instagram psic.eugeniobedini e il sito Internet www.eugeniobedini.it. I suoi libri sono acquistabili su Amazon se voleste approfondire i temi di cui ci ha parlato.
Grazie per essere stato con noi.